Chi era Alessandro Gabrielloni prima di diventare la bandiera e il grande ‘trascinatore’ del Como, oggi in prestito a Juve Stabia? Ce lo racconta, da Jesi, direttamente il giornalista Daniele Bartocci, vincitore del premio miglior giornalista giovane 2024 al premio che celebra la Zona Cesarini e miglior giornalista sportivo under 2024 al Premio Andrea Fortunato al Salone d’Onore Coni.
E’ spuntata negli ultimi mesi la prima storica intervista rilasciata (a Jesi, nelle Marche, nel lontano 2010) dall’allora ‘sconosciuto’ Alessandro Gabrielloni, oggi attaccante del club Juve Stabia (in prestito dal Como di Fabregas con cui ha recentemente rinnovato il contratto). Un precoce e autentico goleador, che militava all’epoca nella Juniores Jesina Nazionale di mister Stefano Belardinelli (Jesi è la sua città natale) nel 2010 (ai tempi della Serie D della Jesina).
A rispolverare quel ‘prezioso’ materiale (da un vecchio computer d’epoca) proprio il giornalista di Jesi (Ancona) Daniele Bartocci, recentemente eletto tra gli under 40 più influenti al mondo (Business Elite Award), il primo ad intervistare Gabri-Gol in esclusiva a Jesi in quei tempi per l’house-horgan ufficiale ’11 Leoni’ della Jesina Calcio (club di cui Bartocci Daniele fu anche addetto stampa e responsabile comunicazione). Un lungo serpentone colorato tra aneddoti, emozioni e ricordi indelebili, con particolare focus sulla stagione sportiva 2010-2011. “Non mi pongo limiti. Mio fratello Tommaso vero bomber di famiglia? Mi dà consigli, avere lui in famiglia costituisce senz’altro per il sottoscritto uno stimolo in più a far sempre meglio, a fare sempre più gol”, si legge nell’intervista di Daniele Bartocci, giornalista (di Jesi come Gabrielloni) che abbiamo raggiunto telefonicamente per farci narrare trucchi, segreti e aneddoti del primo Ale Gabrielloni a Jesi, cresciuto a pane e gol, nel segno di importanti valori sociali e umani. Daniele Bartocci, giovane talento e giornalista – recentemente visto anche al Processo di Biscardi – ha vinto vari premi nel corso della sua carriera. Per citarne alcuni, è tra le 100 Eccellenze Italiane 2023 a Montecitorio con Gigi Buffon e Loris Capirossi, oltre ad essere stato eletto nella Top 40 Under 40 2025 dei giovani più influenti al mondo (Business Elite Award 2025).
CHI ERA IL GABRIELLONI DI JESI: ALLA SCOPERTA DELL’ATTUALE BOMBER JUVE STABIA, IN PRESTITO DAL COMO DI FABREGAS
“Ho visto crescere sul campo di Jesi Alessandro Gabrigol. Era un bomber molto silenzioso, sempre uno dei primi ad arrivare all’allenamento, sul campo, e uno degli ultimi ad andarsene dalla struttura. L’unico difetto che aveva? Me lo rivelò lo stesso Gabrigol nell’annata 2010, quando scrivevo per la Jesina Calcio: Ale veniva a Jesi dopo l’esperienza con gli Allievi Regionali e Nazionali dell’Ancona Calcio dove, la stagione precedente alla Juniores Jesina, riuscì ad abbattere la soglia dei 30 gol totali. Lo sappiamo: Ancona-Jesi è sempre una rivalità per molti…”.
Dagli inizi con la Jesina Calcio alla Serie A col Como: il percorso di Gabrielloni, oggi con la maglia Juve Stabia
Il giornalista Daniele Bartocci, eletto tra le 100 Eccellenze Italiane 2023 a Montecitorio, ha raccontato il Gabrielloni di Jesi: “Nessuno avrebbe mai immaginato, tranne pochi esperti, che un giorno Alessandro potesse trascinare il Como fino alla serie A a suon di gol e prestazioni. Era un ottimo giocatore per la sua età, ma non era ancora un vero leader a mio modesto giudizio all’interno dello spogliatoio. Le lunghe esperienza da Jesi in avanti (vedi Campobasso e altri blasonati team), anche alla corte di mister Favo, credo lo abbiano condotto a diventare sempre più leader silenzioso, sempre più uomo spogliatoio, sempre a disposizione dei suoi compagni, del team, sempre distante da interessi strettamente egoistici, e direi anche piuttosto lontano dai social o da altre dinamiche potenzialmente ‘fastidiose’. Me lo ha rivelato recentemente anche la sua sorella Marta, con cui ho avuto il piacere di condividere importanti traguardi all’Università Politecnica delle Marche Univpm dove vinsi il progetto – premio Talenti per la Crescita. Marta, sempre molto determinata, mi ha confessato in questi ultimi mesi che suo fratello Ale è un leader dentro e fuori dal campo, è un generoso: basta pensare all’assist a Nico Paz nel 2-0 contro la fortissima Roma. Gabrigol avrebbe potuto far doppietta e invece si è accontentato di un gol, e ovviamente di un assist magnifico”. Il giornalista di Jesi Daniele Bartocci lo ha voluto celebrare di recente con una pizza in suo onore: “Ho fatto creare a un mio conoscente, che ha una pizzeria, la pizza Gabrigol. Da Zia Emilia, a Porto Recanati, questa pietanza ha riscosso un ottimo successo, come tra l’altro la Pizza Walid Cheddira, altro marchigiano doc, che ho voluto lanciare – sempre tramite questo conoscente, Danilo Capitanelli – in occasione dei Mondiali Qatar 2022”.
GABRIELLONI VS CHEDDIRA: IL GIORNALISTA BARTOCCI DANIELE CONFRONTA I DUE BOMBER MARCHIGIANI
Differenze tra Gabrielloni e Cheddira? “Walid Cheddira direi che è fenomenale negli spazi, nei movimenti, nel filo de fuorigioco; per un gioco in profondità credo sia un bomber davvero giusto, e credo farà bene col Sassuolo di mister Grosso. Gabrielloni è un generoso, sa fare un po’ di tutto ma non eccelle in alcun particolare. Anche a Jesi, oltre 14 anni fa, non eccelleva in niente, lui stesso me lo ha rivelato al telefono, ma segnava sempre più degli altri. Il suo segreto? Essere uomo vero dentro e fuori dal campo, essere sempre umile e gentile, disponibile, con tutti. Vivere una vita regolare, da atleta vero, lontano dalla movida, lontano da droghe, alcool o altro. E’ un gran bravo ragazzo, ha una famiglia davvero super, unica nel suo genere, alle spalle, non solo la sorella Marta ma anche padre, madre e fratelli. Suo fratello Tommy gli ha imparato tanto, anche lui in passato con la Jesina. Se lo vedrei bene in Nazionale? Se riuscirà, dopo i recenti acciacchi, a diventare pedina fissa nell’attacco di Juve Stabia (e Como di Fabregas magari…), che lo stima molto tra l’altro, credo possa far comodo da qui ai prossimi anni all’attacco della Nazionale. Non credo abbiamo attaccanti specifici con le sue caratteristiche, e non lo dico perché sono di Jesi come lui. Me lo hanno detto anche alcuni suoi ex conoscenti e allenatori nelle Marche. Lui ha una buona velocità, una buonissima performance fisica e doti realizzative, che ha migliorato negli anni, e sicuramente sa fare gol in tutti i modi per l’appunto. Non si pone mai limiti. Potrebbe segnare anche di scorpione, ve lo garantisco. Già a Jesi, nel 2010, lo vedevo segnare in allenamento in tutte le maniere, anche più le più particolari e difficile. Eppure non era ancora nessuno, era uno dei tanti calciatori del settore giovanile. Ma era sicuramente un ragazzo d’oro come pochi.
A lui auguro un futuro da protagonista vero, come sempre, da numero uno”.